BIOARCHITETTURA: DEFINIZIONE E PRINCIPI
Negli ultimi anni l’attenzione attorno al tema della bioarchitettura ha registrato un aumento notevole andando a creare un vero e proprio modo nuovo di concepire l’architettura. Ma di che cosa si tratta?
Possiamo definire Bioarchitettura quella disciplina progettuale che predispone un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema ambientale. Il suo obiettivo principale è quello di progettare e costruire edifici che riducano al minimo gli sprechi energetici e che non producano effetti negativi sull’ambiente e sulla salute di chi abita e fruisce l’edificio o la singola abitazione cercando di inserirsi armoniosamente nel contesto ospitante.
Sostenibilità in architettura non è sinonimo solo di risparmio energetico o di riduzione dei consumi, ma riguarda un mix di fattori che si relazionano con la terra e l’ambiente. Un progetto di bioarchitettura infatti non è solo quello che presenta la soluzione migliore per ridurre al minimo il dispendio energetico, bensì è quella progettualità che tiene conto di tutti i fattori ambientali, sociali e psico-sensoriali che interessano l’area di cantiere e i suoi dintorni.
La sostenibilità del progetto è un’esigenza più che una caratteristica che porta con sé un approccio globale al progetto che prende in considerazione, non solo la pianificazione dello spazio, ma anche l’analisi di tutte quelle variabili che aumentino la percezione del “sentirsi a casa” influendo positivamente sulla qualità della vita degli individui.

Fonte: www.aasarchitecture.com